Comunicato a tutti i lavoratori del Gruppo Alitalia-Sai e Cityliner Incontro del 2 febbraio 2017

Oggi si è svolto l’incontro sul rinnovo del contratto nazionale alla presenza da una parte di delegazioni di Anpac, Anpav e USB e dall’altra di una folta delegazione aziendale e del Segretario Generale di Assaereo.


L’azienda ha illustrato una serie impressionante di richieste rispetto alle retribuzioni, agli istituti contrattuali e normativi, strumenti di maggiore produttività e istituti di flessibilità, sui quali demandiamo alle RSA l’illustrazione compiuta ai lavoratori, che impattano pesantemente sul salario e sulla vita lavorativa di tutte e tre le categorie terra assistenti di volo e piloti.


L’incontro ha assunto presto contorni ancora più grotteschi ma non per questo meno allarmanti. La riunione, infatti, è nata in assenza del Piano Industriale di cui tutti parlano ma che ancora è allo studio dell’advisor Roland Berger quindi non c’è il riferimento rispetto il futuro di questa compagnia e al perimetro occupazionale.


E’ persino banale e scontato affermare che l’insieme di queste misure, sulle quali non si è entrati nel merito anche per la mancanza di un Piano Industriale oltre ad apparire in alcuni casi profondamente iniqui e in altri oltre il limite della legalità, è indigeribile e irricevibile. Ma proprio per questo motivo, stante la preoccupazione che abbiamo tutti ci chiediamo che senso abbia puntare ancora una volta a salvare la compagnia sulla pelle delle maestranze, nonostante i fortissimi sacrifici che hanno sopportato finora, che rappresentano l’unico patrimonio di cui dispone Alitalia.


Non solo manca il Piano che dovrebbe avere contenere le indicazioni indispensabili per lo sviluppo di Alitalia ma non si rileva alcun riferimento a quelle regole generali la cui mancanza è uno dei fattori della perenne crisi della nostra compagnia.


E’ chiaro che la velata minaccia di partire dal 1° marzo con un regolamento aziendale, non espressamente dichiarata oggi dalla dirigenza al tavolo, butterebbe altra benzina sul fuoco, mentre è stato confermato che i sacrifici saranno “asseverati” (certificati) dall’altro advisor Kpmg e saranno uno dei metri di valutazione che determinerà la sostenibilità o meno del piano industriale.


Si confermano purtroppo i timori già espressi nelle assemblee: gli incontri sono partiti con il piede sbagliato ed è palese la necessità di avviare una mobilitazione che punti all’obiettivo di una compagnia aerea che sviluppi e produca reddito, che salvaguardi l’occupazione e con salari e normativa equi, sostenibili e in piena sicurezza.

Affermiamo l’assoluta importanza di convogliare TUTTE LE CATEGORIE in questa mobilitazione e di coinvolgere anche gli altri settori del trasporto aereo perché quello che accade in Alitalia prima o poi colpirà anche tutte le altre realtà. Riteniamo che in questo momento sia utile lanciare l’appello a tutti i sindacati e ai movimenti a non dividere tra di loro le categorie e i lavoratori.


ASSEMBLEA GENERALE PERSONALE GRUPPO ALITALIA TERRA-VOLO

VENERDI’ 10 GENNAIO 2017

STANTE LA CONTINUA EVOLUZIONE DEL CONFRONTO SARA’ COMUNICATO AL PIU’ PRESTO LUOGO E ORARIO ESATTO.


Fiumicino, 2 febbraio 2017 USB Lavoro Privato